Una rappresentazione del tempo geologico, la spirale mostra le età della terra e la storia evolutiva.
Immagine: Wiki Common, United States Geological Survey (public domain),

La Terra è stata tormentata da eventi biologi (estinzioni, evoluzione e comparsa di nuove specie) ed eventi geologici. Le traccie che questi fenomeni hanno lasciato (fossili e rocce) sono utilizzate, da geologi e paleontologi, per suddividere i 4,7 miliardi di anni del pianeta in intervalli di tempo che riflettono la storia evolutiva e geologica della Terra.

Le ere geologiche sono una prima grande suddivisione e il loro nome rispecchia lo stadio evolutivo dei fossili che vi si ritrovano: Archeozoico (vita antichissima), Paleozoico (vita antica), Mesozoico (vita intermedia) e Cenozoico (vita recente).

Le ere sono a loro volta suddivise in periodi, delle durata di alcune decine di milioni di anni, i periodi sono suddivisi in epoche e quindi in età (dette anche stadio o piani). Spesso i nomi di queste suddivisione sono legati alle località nelle quali si trovano gli affioramenti fossiliferi o geologici tipici (l 'età Messiniano deriva da Messina, Piacenziano da Piacenza).

La terra nel plieistocene durante l'ultima era glaciale ,
courtesy Ron Blakey

Il Quaternario

Da 2,5 M.a. ad oggi durata 2,5 Ma
  • Neozoico (Quaternario): da 2,588 Ma
    • Pleistocene: da 2,588 a 0,012 Ma
    • Olocene: da 0,012 Ma a oggi

Il Quaternario o Neozoico è il periodo geologico in cui viviamo ed è, ovviamente, il più recente dell' era Cenozoica.

I periodi glaciali in Italia: evidenziati i contorni dei ghiacciai durante la glaciazione Riss, Mindel e Würm. La glaciazione del Würm (20.000 anni fa) è stata l'ultima e anche la più estesa. immagine: wikimedia common -

Inizia 1.650.000 anni fa ed è caratterizzato dalla presenza dell' uomo e da ripetuti periodi glaciali durante i quali vaste aree continentali erano ricoperte dai ghiacciai.

La fine delle glaciazioni (Olocene 12.000 anni fa) ed un conseguente clima più caldo, decreta l'estinzione dei grandi mammut (elefanti pelosi), dei macairodonti (tigre dai denti a sciabola), braditipi e armadilli giganti.

Da destra a sinistra : H. habilis, H. ergaster, H. erectus;
H. antecessor -femmina,maschio, H. heidelbergensis;
H. neanderthalensis - ragazza,maschio, H. sapiens sapiens; Immagine: Wiki Common

I primi segni del genere Homo, più precisamente della specie Homo habilis (habilis perché capace di usare utensili), risalgono 2 Ma (Pliocene). Da qui l'evoluzione è stata abbastanza rapida passando per Homo erectus (che scoprì l'uso del fuoco), fino ad arrivare ad Homo sapiens (il più intelligente), passando per altre specie congeneri, quali i Neanderthals, che si sono estinte, fino ad arrivare ad Homo sapiens sapiens (che saremmo noi).

La temperatura media del pianeta durante parte del Quaternario, in evidenza la glaciazione di Würm, la più estesa del Quaternario e il periodo interglaciale che segue la glaciazione di Riss.
Immagine: Hannes Grobe/AWI, wikipedia common modificata da M.Pregliasco
Famiglia di uomini di Neanderthals.I Neanderthals vivevano nel nord ovest dell' Eurasia, durante il Pleistocene,all epoca dell' ultima glaciazione. Immagine Randii Oliver, NASA, (public domain)
Ultimo periodo del Pleistocene: l'estinzione dei mammut ed altri gruppi di mammiferi è imminente. Si vedono mammut lanoso(Mammuthus primigenius) ,rinoceronte lanoso (Coelodonta antiquitatis), leone delle caverne (Panthera leo spelaea) , renne e cavalli. Immagine: da wiki common Mauricio Antón
Con il contributo di: wikipedia Rom-diz, Bratislav Tabaš , Mauricio Antón; globi paleogeografici di Ron Blakey, NAU Geology

Il Cenozoico

da 65 a oggi (durata 65 M-A.)
  • Neozoico (Quaternario): da 2,588 Ma
    • Pleistocene: da 2,588 a 0,012 Ma
    • Olocene: da 0,012 Ma
  • Neogene: da 23,03 a 2,588 Ma
    • Miocene: da 23,03 a 5,332 Ma
    • Pliocene: da 5,332 a 2,588 Ma
  • Paleogene: da 65,5 a 23,03 Ma (denominato anche Nummulitico o Eogene)
    • Paleocene: da 65,5 a 55,8 Ma
    • Eocene: da 55,8 a 33,9 Ma
    • Oligocene: da 33,9 a 23,03 Ma

L'orogenesi alpina:

Nell' era Cenozoica l'evento paleogeografico di maggior rilievo fu l'avvicinamento ed il successivo scontro tra il continente africano e quello euro-asiatico. La conseguenza fu l' orogenesi alpina (tuttora in corso) ovvero l' elevazione della catena montuosa con le vette più alte del mondo:l' Himalaya e la formazione di altre catena montuose lungo i margini dello scontro, tra cui le nostre Alpi e Appennini. L'erosione delle catene neoformate e l'accumulo dei sedimenti nelle fosse oceaniche diedero luogo a particolare sequenze di rocce sedimentarie chiamate flysch (voce dialettale della Svizzera tedesca che significa china scivolosa)

Il mare padano:

L'innalzamento della catena alpina fece flettere, con il suo peso, la crosta terrestre per cui si creò una depressione , ove oggi vi è la Pianura Padana, che fu da prima occupate da un mare basso e circoscritto: il bacino terziario piemontese, riempito poi da sedimenti. Altri bacini più piccoli in Italia seguirono la medesima sorte.

Fossili e crisi di salinità :

In Italia i terreni del Cenozoico sono diffusi e molto rappresentativi, sia per il contenuto fossilifero sia per le peculiarità geologiche, sicché numerosi piani hanno preso il nome da località italiane. Il piano Messiniano ad esempio deriva dalla città di Messina dove si trovano grandi depositi evaporitici testimoni della crisi di salinità del mediterraneo, avvenuta 7 Ma fa, a seguito della chiusura dello stretto di Gibilterra. Nella regione mediterranea il Paleogene è caratterizzato dalla presenza di una piccola conchiglia che può arrivare alle dimensioni di una monetina: la nummulite. Non si tratta però di un mollusco ma bensì di un foraminifero (organismo unicellulare).

Evoluzione:

L' era Cenozoica viene anche definita l'era dei mammiferi, per via della grande diffusione e rapida evoluzione che questi animali hanno avuto in questo tempo.

E' qui che appaiono e si evolvono tutte le specie, animali e vegetali, che oggi popolano il pianeta.

 

Macairodonti: Smilodon, tigre dai denti a sciabola, pleistocene. Immagine:Charles R. Knight public domain

La storia geologica d'Italia e dei suoi oceani.

Scienza-cultura-> Geologia

Gli ultimi 200 milioni di anni di storia della nostra penisola.

Mammut americanum, pliocene.
Immagine da wiki common
a sinistra: deinoterio (gen. Deinotherium) apparso nel Miocene , mentre a destra un elefante moderno, notare la diversità delle specie anche nei confronti del mastodonte americano pliocenico (foto sopra).
Immagine: wiki common Heinrich Harder (1858-1935)
Immagine: public domain

L'estinzione dei dinosauri ed il passaggio Cretaceo/Paleocene

Circa 65 Ma fa avvenne una catastrofe biologica che portò all' estinzione il 75% delle specie vegetali e animali fino a quel tempo conosciute. Tra questi vi furono i grandi rettili terrestri, marini e volatori che avevano dominato il mesozoico tra i quali si annoverano i dinosauri e vari gruppi di invertebrati: Ammoniti, Belemniti, Rudiste.

La ragione di questo evento potrebbe essere spiegata con la teoria di Walter Alvarez che trova la causa in un impatto meteorico. Questa teoria, per altro confortato dalla ingente quantità di iridio (elemento presente negli asteroidi) presente nei terreni di epoca relativa al passaggio cretaceo-paleocene, rinvenuti nella Gola del Bottaccione a presso Gubbio , rimane comunque una ipotesi.

 

Con il contributo di wikipedia:Nobu Tamura,globi paleogeografici di Ron Blakey, NAU Geology

Mesozoico

da 251,0 ± 0,4 Ma a 65,5 ± 0,3 Ma (durata 186 Ma)
  • Cretacico da 145,5 Ma a 65,5 Ma
  • Giurassico da 199,6 Ma a 145,5 Ma
  • Triassico da 251 Ma a 199,6 Ma

La separazione del super-continente.

Il Mesozoico è caratterizzato da un grande evento geologico: il super continente Pangea , che troviamo all' inizio del Triassico, comincia a disgregarsi. In quello che sarà la zona mediterranea la separazione porterà un allontanamento tra l'Eurasia e l'Africa e la conseguente apertura di un nuovo oceano.

Questo processo di separazione e allontanamento tra Eurasia e Africa invertirà la sua direzione nel Cretaceo per portare, durante tutto il Cenozoico, allo scontro delle masse continentali e all' orogenesi alpina.

Evoluzione

Come il Cenozoico anche l'inizio del Mesozoico coincide con una estinzione di massa (ancora più violenta), che lascia il posto a nuove specie animali e vegetali che si evolvono e si diversificano aiutate da un clima particolarmente caldo.

Scomparsi i Trilobiti e le Graptoliti comparvero o si diversificarono al loro posto Echinodermi, Brachiopodi e Cefalopodi, quest ultimi ben rappresentati da Belemniti e Ammoniti.

Tra i vertebrati i grandi rettili furono quelli che nel mesozoico furono i dominatori, tanto è vero che siamo in quella che alcuni autori definiscono l'era dei rettili o era dei Dinosauri.

Accanto a queste specie dominanti fecero la loro comparsa i mammiferi (fine del Triassico) e gli uccelli (fine del Giurassico, si pensa derivino dai rettili) e, tra le piante, compaiono le prime con i fiori: le angiosperme (fine Giurassico).

Giurassico, in una delle ampie isole nella Germania del nord un adulto e un giovane Europasaurus holgeri e iguanodonti sono in transito. Sullo sfondo 2 Compsognathus. Immagine: wikimedia common, Gerhard Boeggemann (alcuni diritti riservati)

I mari tropicali nell'Italia Triassica

Scienza-cultura-> Geologia

Che cosa c'era nel l Triassico al posto dell'Italia ? Da dove arrivano le dolomiti ?

Tra i rettili del triassico italiano, gli antenati dei dinosauri.

Scienza-cultura-> Paleontologia

Chi popolava i mari triassici e chi camminava sul suolo italiano 200 milioni di anni fa ?

,globi paleogeografici di Ron Blakey, NAU Geology

Paleozoico

da circa 542 ± 1 a 251 ± 0,4Ma (durata 291 Ma)
  • Permiano da 299,0±0,8 Ma a 251,0±0,4 Ma
  • Carbonifero da 359,2±2,5 Ma a 299,0±0,8 Ma
  • Devoniano da 416,0±2,8 Ma a 359,2±2,5 Ma
  • Siluriano da 443,7±1,5 Ma a 416,0±2,8 Ma
  • Ordoviciano da 488,3±1,7 Ma a 443,7±1,5 Ma
  • Cambriano da 542,0±1,0 Ma a 488,3±1,7 Ma

Supercontinenti alla deriva:

Un nuovo grande supercontinente, la Rodinia, inizia a disgregarsi e qui comincia il Paleozoico. Nel Cambriano si assiste alla dispersione delle terre emerse in un gran numero di piccoli continenti che , verso la fine del Permiano, si riuniscono a formare il supercontinente Pangea.

L'orogenesi ercinica

Molti catene montuose sono il risultato dell' orogenesi ercinica o orogenesi varisica, avvenuta a seguito della collisione continentale, avvenuta del tardo Paleozoico, tra l'Euramerica (o Laurussia) e Gondwana dando origine alla Pangea. L'orogenesi è avvenuta tra il Carbonifero (350 milioni di anni fa) ed il Permiano (250 milioni di anni fa). Trae il proprio nome dalla Selva Ercinia, catena di monti situata a Est del Reno e a Nord dell'alto Danubio. L'ultima fase dell' orogenesi fu segnata da intense manifestazioni di tipo vulcanico.
Va ricordato che dall' Ordoviciano al Devoniano vi fu un' altra orogenesi: quella caledoniana.

La nascita della vita complessa e la conquista delle terre emerse.

Prima del Paleozoico la vita era caratterizzata da forme primordiali (le più evolute erano le meduse) e le terre emerse erano prive di vita. Nel corso del Cambriano si assiste ad una improvviso ed intenso sviluppo delle forme pluricellulari che popolavano i mari che porterà, nell' Ordoviciano, alla comparsa dei primi vertebrati: gli ostracodermi, pesci primitivi , coperti da una armatura ossea, senza mascella.

La fotosintesi compiuta dagli organismi fotosintetici intanto cambia le codizioni di vita sulle terre emerse: lo scudo di ozono crea le premesse per la vita complessa su tutto il pianeta.

Sarà il Siluriano il periodo nel quale compariranno le prime piante ed i primi animali terrestri (insetti, scorpioni, miriapodi) che porterà attraverso le tappe delle evoluzione, alla fine del Paleozoico, alla comparsa dei primi rettili e alle piante con seme senza fiori (agiosperme).

Eurypterus, Siluriano
Immagine: da wiki common, (alcuni diritti riservati)